La sovranità ha bisogno di sostanza - Il riorientamento strategico dell'Europa
I cambiamenti geopolitici avvenuti in Europa negli ultimi anni non hanno inviato solo segnali di politica di sicurezza, ma anche economici. L'Unione europea sta rispondendo a questi segnali non con una politica simbolica, ma con una politica strutturale. Entro il 2030, i fondi dovranno essere mobilitati su una scala senza precedenti, in particolare nel settore della difesa e della sicurezza. Non si tratta di una tendenza a breve termine, ma di un cambiamento strutturale voluto politicamente.
ReArm Europe - La nuova architettura di sicurezza dell'Europa
Con il programma "ReArm Europe", l'UE mette a disposizione oltre 800 miliardi di euro per rafforzare le capacità industriali di difesa del continente. L'obiettivo non è solo la sovranità tecnologica, ma anche lo sviluppo di tecnologie chiave, capacità produttive e resilienza strategica. Il Fondo SAFE ("Security Action for Europe"), con un volume di 150 miliardi di euro, è al centro di tutto questo.
A differenza dei decenni precedenti, l'attenzione non è più rivolta agli armamenti tradizionali, ma allo sviluppo di un'architettura di sicurezza europea indipendente, in stretta collaborazione con l'industria, la ricerca e la cooperazione internazionale.
La responsabilità come principio guida
È chiaro che temi come la sicurezza e la difesa non sono campi di speculazione. Il fattore decisivo è il funzionamento delle strutture e il loro contributo alla stabilità delle società. L'attenzione si concentra sulle applicazioni che proteggono le persone, mettono in sicurezza le infrastrutture e creano resilienza nei sistemi critici. Tra queste, la difesa informatica, la comunicazione sicura, i sistemi di allerta precoce e il monitoraggio intelligente in aree rilevanti per la sicurezza.
Sono escluse le strutture orientate alla guerra offensiva o le cui attività si svolgono in mercati dubbi. Il nostro obiettivo non è l'opportunismo, ma la ricerca di soluzioni credibili e sostenibili.
Accesso attraverso il contesto e il dialogo
I fondi UE previsti non sono liberamente accessibili. Richiedono una profonda conoscenza del mercato, una posizione chiara e reti resistenti. Al Club Svizzero degli Investitori Familiari discutiamo di questi sviluppi in circoli e briefing riservati, non solo come opzione economica, ma anche in contesti politici, etici e sociali.
L'obiettivo non è quello di presentare prodotti, ma di fornire un orientamento: Quali strutture contribuiscono realmente alla stabilità dell'Europa? Dove nascono le opportunità grazie alla resilienza, alla sicurezza e alla responsabilità? E come si possono utilizzare le reti per creare benefici a lungo termine - per le aziende, le istituzioni e la società nel suo complesso?
Conclusione
L'Europa sta investendo nella sua sicurezza. Il Club Svizzero degli Investitori Familiari considera questo sviluppo come un invito ad assumersi delle responsabilità. Non è il solo capitale a essere decisivo, ma l'atteggiamento, la sostanza e la chiarezza.